Alessia Pifferi in "pericolo", shock: lascia il carcere
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Alessia Pifferi in “pericolo”, shock: lascia il carcere

mani donna dietro le sbarre

Alessia Pifferi, condannata all’ergastolo per l’omicidio della figlia, è stata trasferita dal carcere di San Vittore a quello di Vigevano.

Alessia Pifferi, condannata in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della figlioletta di 18 mesi, è stata recentemente trasferita dal carcere di San Vittore a quello di Vigevano. La notizia del trasferimento, avvenuto nelle prime ore di sabato 6 luglio, ha sorpreso sia i media sia il suo legale, che ha espresso stupore e preoccupazione per la decisione.

La Pifferi era detenuta a San Vittore dal luglio del 2022, in seguito all’arresto per aver abbandonato la figlia Diana nella loro abitazione a Ponte Lambro, periferia di Milano. La piccola, lasciata sola per sei giorni, è morta di stenti, un episodio che ha sconvolto l’opinione pubblica.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

donna in manette in carcere

Il trasferimento e le reazioni del legale

Il legale della Pifferi ha dichiarato di non essere stato informato preventivamente del trasferimento della sua assistita. “Non sappiamo le motivazioni di questo improvviso trasferimento che sembra punitivo, a 50 chilometri da casa“, ha commentato. La notizia, appresa attraverso le agenzie di stampa tra cui come riportato da ilgiornale.it, ha lasciato il legale perplesso e dispiaciuto. Soprattutto in considerazione delle condizioni di salute della Pifferi.

Le condizioni di salute di Alessia Pifferi

Nelle ultime settimane, erano emerse voci riguardanti un possibile malore della Pifferi, smentite inizialmente dal garante dei detenuti, che aveva assicurato l’assenza di eventi critici. Tuttavia, il legale ha rivelato che la Pifferi avrebbe necessità di controlli medici. Riportando strani lividi sulle mani e sulle gambe, oltre a segni di punture di cimici da letto.

Durante il processo, una perizia psichiatrica aveva stabilito che la donna era capace di intendere e di volere, nonostante la difesa avesse cercato l’assoluzione sostenendo la mancanza di intenzionalità omicida. “Il carcere non è il luogo adatto a lei, ha bisogno di cure“, aveva affermato il legale. Come ripreso da ilgiornale.it

La vicenda di Alessia Pifferi continua a sollevare domande e preoccupazioni. Non solo riguardo alla sua colpevolezza, ma anche alle condizioni di detenzione e al suo stato di salute. Il trasferimento a Vigevano potrebbe rappresentare un ulteriore capitolo di questa storia complessa e dolorosa.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 7 Luglio 2024 12:28

Terrificante: bambina di 7 anni abusata dal padre di un’amica

nl pixel